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Help-Line invito alla Vita: volontari dedicati al disagio suicidario

Riassunto dell’intervento dell’operatrice Lisa Dalmas in occasione del 5° Seminario di primavera del Centro Studi Psichiatrici, tenutosi sabato 11 maggio 2024 a Trento.

 

I volontari della linea telefonica Help line dedicata al disagio suicidario diventano, attraverso l’ascolto e la vicinanza con la fragilità, cittadini attenti che portano piccole rivoluzioni nei luoghi di vita, nella comunità.

Parole chiave: Volontari, cittadinanza attiva, fragilità, comunità

 

Volunteers who are ingaged in the Help line dedicated to suicidal distress become, through active listening and closeness to frailty, caring citizens who bring small revolutions in the community.

Key words: Volunteers, active citizenship, fragility, community.

 

IL PROGETTO INVITO ALLA VITA

Il progetto Invito alla Vita, nato nel 2009, promosso dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, e coordinato dall’associazione A.M.A. auto mutuo aiuto di Trento, ha come obiettivo la prevenzione del suicidio.

Esso orienta la sua visione e le sue azioni sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in merito alla struttura che devono avere i programmi di prevenzione del fenomeno suicidario nei singoli Paesi. La prospettiva teorica utilizzata per analizzare il suicidio e formulare interventi strategici sul territorio è multifattoriale: il suicidio coinvolge fattori genetici, biologici, psicologici, sociali e ambientali.

Attraverso un Tavolo di Coordinamento e di regia del progetto (aperto alla partecipazione delle realtà significative e disponibili del territorio) si cerca di intensificare la collaborazione e partecipazione di tutti e di stimolare e attivare un lavoro di cooperazione e condivisione che favorisca il raggiungimento degli obbiettivi e un’incisiva azione nel territorio.

Gli obiettivi del progetto sono informare, coinvolgere servizi e agenzie pubbliche, favorire una corretta trattazione del tema, abbassare lo stigma, fornire indicazioni su modalità e possibilità di intervento, potenziare i fattori protettivi, intervenire sui fattori di rischio, formare i professionisti, coinvolgere e sensibilizzare l’intera comunità.

L’obiettivo di queste azioni è quindi quello di responsabilizzare tutti i cittadini perché sentano di poter avere un ruolo attivo nella prevenzione del suicidio: perché possano essere attenti e vicini a chi sta vivendo situazioni o momenti di forte fragilità. Per questo motivo l’Ente pubblico ha scelto che fosse un’associazione di volontariato, come l’associazione A.M.A., a rivestire il ruolo di ente coordinatore di questo progetto perché i volontari, vera anima delle associazioni, sono cittadini responsabili, sentinelle del territorio e strumento potente per trasformare le comunità e creare cambiamenti positivi.

 

LA HELP LINE – LINEA TELEFONICA

Tra i fattori di rischio dei gesti suicidari c’è la fatica di chiedere aiuto, spesso legata al timore che le proprie emozioni possano essere giudicate e non accettate. Avere invece l’occasione di raccontarsi aiuta a vivere il dolore, ad abbattere il senso di esclusione e di vergogna che sono a loro volta fattori di rischio. Per questo, presso l’associazione A.M.A. più di 30 volontari si alternano nel rispondere a una linea telefonica anonima Help Line di ascolto che ha come mission donare ascolto attento alle persone. I volontari sono persone che “alla pari” di chi chiama, quindi senza la pretesa di conoscere tutto e di poter dare consigli frettolosi, offrono un ascolto attento, non giudicante, focalizzato sul sentire e il percepire di chi chiama. Sono volontari che si interrogano e si formano continuamente sul tema del dolore e della sofferenza, imparando ad ascoltarli e accoglierli. Qualsiasi persona che vive un momento di particolare difficoltà può chiamare la linea telefonica e questo permette una azione di prevenzione importante perché fa sentire le persone meno sole e isolate, ascoltate e volute e di conseguenza parte di una comunità interessata e attenta.

 

I VOLONTARI NELLA PREVENZIONE AL SUICIDIO

Come sottolinea Vincenzo Passerini nell’introduzione del libro “Vita fragile – vita comune” (Lizzola, 2017): “Guardando con vera attenzione le fragilità che accompagniamo, guardiamo anche noi stessi in altro modo. E possiamo anche interpretare in altro modo la realtà che ci sta attorno, e perfino cambiarla. L’attenzione genera rivoluzione. Non degli apparati, ma degli atteggiamenti. Ma dopo, se è seria, anche degli apparati. Dagli apparati delle nostre piccole comunità e della più grande comunità che sta attorno a noi”.

Questo fanno i volontari della linea telefonica: curano l’attenzione che genera piccole rivoluzioni nei chiamanti della linea, in loro stessi e, di conseguenza, nella comunità in cui vivono. Ne fa testimonianza il racconto di una volontaria da anni attiva nel progetto “ho deciso di mettermi in gioco intraprendendo l’attività di ascolto proposta e sono ormai 10 anni che tutti i mesi, per qualche ora la settimana, rispondo alla linea telefonica. È stata, e continua a essere, un’esperienza in alcuni casi emotivamente molto forte, ma sempre di grande arricchimento personale, come spesso succede quando si vengono a “conoscere” persone nuove, con dei vissuti a volte molto diversi dai propri, ti aiutano ad allargare gli orizzonti, invitano alla tolleranza e a ridurre gli stigmi”.

Questo, diciamo noi, è il miracolo del confronto, è la fragilità che abita tutti noi e che possiamo incontrare anche per crescere, e portare cambiamento nei luoghi di vita che abitiamo, nella comunità.

Quando parla di comunità il professor Lizzola la descrive come un “modo di relazionarsi, il ritrovarsi in prossimità, in fraternità tra sconosciuti, non è un luogo, un circolo chiuso di omogeneità che si rispecchiano, si rinforzano, si proteggono da altri. La comunità inizia da un movimento di esposizione e generosità, da un “passo lungo e asimmetrico”, da un “mettersi in perdita”, che mostra che tra noi c’è, quindi può esserci, dell’altro”.

E sempre una volontaria ci racconta il suo fare volontariato proprio in questi termini: “Se dovessi riassumere in breve quello che rappresenta il mio volontariato potrei dire che mi ha fatto riscoprire il “senso dell’altro”, il ruolo dei volontari è incentrato sul “supporto della persona, mettendo la persona ascoltata al centro con le sue emozioni: “Sono qui e ti sto ascoltando, nella mia autenticità, nella mia onestà intellettuale. Non eludo quello che dici, non giudico quello che pensi, non ti darò consigli ma accetterò quello che provi, che ha un senso, che non è un senso giusto o sbagliato; il mio ascolto sarà un ascolto nutriente, ti supporterò come persona, capirò cosa è vero per te e ti farò sentire compreso semplicemente ascoltandoti, anche nel silenzio”.

 

CONCLUSIONI

Il contributo e la partecipazione preziosa di volontari formati all’ascolto nel Progetto Invito alla Vita sono una capitale umano unico che sostiene da anni la attività della Help Line dedicata alla prevenzione del suicidio.

Si tratta di uomini e donne che scelgono di offrire il loro tempo e la loro umanità a chi vive una sofferenza intima, spesso gravata da auto isolamento e vergogna, e che per questo molte volte non trova ascolto né sollievo.

Nella complessità di questo ruolo così delicato, essi si trovano spesso a stupirsi della potenza rigenerativa di una scelta, quella di mettersi a disposizione dell’altro con cura, attenzione e astenendosi dal giudicare.

Emerge così la forza di aprirsi alla possibilità che ci sia altro e che l’altro, anche se diverso da noi, ci arricchisca e ci sproni a ritrovare senso dove non ve n’era più.

Crediamo che da queste piccole opportunità possano svilupparsi grandi rivoluzioni, sia nella vita di persone che sperimentano, pur nel dolore psichico più buio, un sentimento di condivisione e comprensione, sia nella comunità che si sforza così di accoglierli e supportarli attivamente. Perché nessuno resti solo, perché “ogni vita conta”.

 

Bibliografia

 Lizzola I. Vita fragile vita comune – incontri con operatori e volontari. Il Margine, Trento, 2017.

 Romaniello C. Ogni vita conta. Intercettare il rischio suicidario e intervenire con efficacia. Franco Angeli, Milano, 2021.

 Rossin M.R, Bianchi M.P. (a cura di), Help line. Lavoro e formazione per rispondere alle richieste di aiuto telefonico. Franco Angeli, Milano, 2009.

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